Alle cinque della sera, sfida all’ultima ciliegia. Non è un set di un film di Quentin Tarantino, ma una pacifica corrida che ormai si svolge a Villa Viani, entroterra di Imperia, attorno ad una “miracolosa” ciliegia, di pregiata varietà Bigarreau. Sarà la pianta in sé, il terreno, l’aria, l’amore, la passione dei luoghi…ogni anno la ciliegia in questione regala emozioni rosse, ma non è la Ferrari. O meglio, è la Ferrari delle ciliegie, per la gente del ridente abitato. La si osserva quando è in fiore. Si trepida quando piove, in breve tempo si seguono le bacche verdi che diventano frutti prelibati. Inizia la raccolta per la gioia di tutti i bambini avvezzi a giocare nel campo sottostante o per i viandanti. E poi, prima che si perda tutto, è l’assalto di un pomeriggio da merenda. Una buona parte dei tanti ragazzini e bambini di Villa, genitori al seguito, si ritrova sotto il prezioso albero, porta da casa qualcosa di buono…e inizia la raccolta. Scale, ganci e sulle spalle dei papà: ogni metodo è buono ed è un’azione che riporta indietro nel tempo. A quella Liguria agreste che viveva anche di frutta, fra i tanti alberi che oggi sembrano abbandonati nelle campagne. E nelle città sulla costa si compra a caro prezzo. Qui è pura gioia, si raccoglie e si raccoglie… poi, magari, c’è il richiamo del pallone dal campo sottostante, ma in qualche modo si va avanti ad oltranza. Si mangiano le ciliegie, ovviamente, ma il problema è che ce ne sono davvero troppe. E il fine ultimo è portarle alla trasformazione in marmellata presso una vicina azienda confezionatrice. Sicurezza prima di tutto. Lavoro certosino per togliere i noccioli a mano e alla sera, infine, ecco 23 kg di prelibati frutti. Anche quest’anno ci sarà la “marmellata dei bambini di Villa Viani”: un’offerta e sarà vostra. E servirà a finanziare un ulteriore lavoro di restauro in chiesa, come già accaduto l’anno scorso…o a qualche altro benefico intervento. Del resto, il buono chiama il buono.