Pro Loco Villa Viani e Carnevale: una certezza da anni. E anche per il Carnevale 2018 c’è stata festa e soprattutto festa di bambini…di tutte le età. Visto che non pochi grandi in età, ma giovani come spirito, si sono mascherati partecipando all’evento. Domenica 11, dunque, domenica grassa e riunione in piazza alle 9.45 per tutte le maschere presenti…e già si è visto che il numero era notevole. Del resto, Villa Viani è ormai il paese dei bambini, i quali poi fanno arrivare gli amichetti di scuola e di gioco. Il condimento è completo con un ben numero di infanti in carrozzina da passeggio e qualcuno invece passeggiato nella pancia delle mamme…eh, già, per il posto è in controtendenza nazionale. Quindi, tutti in marcia verso lo spazio polisportivo di Borgo Barnati. Spazio quanto mai utile, baciato dal sole in un giorno fortunato tipico dell’inverno ligure occidentale. Una giornata limpida come lo spirito dei partecipanti, per un Carnevale divertente e senza eccessi. Nel corteo spiccano le classiche soluzioni valligiane. Non carri allegorici, ma l’ape Piaggio tuttofare da queste parti… un bel carico di maschere di ogni tipo e una bella presa in giro della Sanità locale, con tanto di medici e infermieri under 10 e scatole di medicine. L’ape-medica: sarebbe pure una bella idea per il territorio rurale. Almeno arriva ovunque. Come al solito, lo scherzo è più avanti della realtà. A seguire, giochi per tutti, con l’accortezza della divisione in fasce di età… La corsa nei sacchi è stata un vero spettacolo ginnico. Tutti bravi. Il tiro alla fune si è risolto in un caleidoscopio di colori: maschere di qua e maschere di là. La vera apoteosi però è stata la pentolaccia: varie misure, varie altezze, qualche scherzo della fune dall’alto e bastonate da ogni parte… bisogna dire che l’occhio attento dei molti agricoltori già notava la tecnica tradizionale di molti avvezzi ad osservare i grandi al lavoro in campagna quando, ancora, si prende in mano la classica “trappa”. Non è sempre l’ora degli abbacchiatori elettrici! Ad ogni pentolaccia squarciata, in un tripudio di coriandoli, grande tuffo collettivo ad acchiappare le caramelle. Buone scorte per tutti. E come tutti i salmi che finiscono in gloria, l’aperitivo si è trasformato in un pranzo vero e proprio con i manicaretti sfornati dalle sapienti cucine locali. Si porta il cibo da casa e sono leccornie. Buffet concluso dalle classiche “bugie” (e s-ciocche) di Carnevale. Una nota, non da poco. Non è stato un Carnevale limitato alle famiglie di Villa Viani: tanti ospiti, tanti visitatori, perché si sa che a Villa Viani si sta bene. Tante lingue, anche…dialetto, certo, italiano e poi quelle di chi è nella zona perché ormai ci vive, pur venendo da lontano. Per chi condivide il lavoro, la scuola, la cultura dei luoghi e si sente incluso. Attenzione, non integrato, ma incluso. Fa parte del gioco di ogni giorno. Su valori comuni si è fondato un bel giorno felice. E nulla ripaga più del sorriso di un bambino contento.

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